Le previsioni di Crisi24 indicano i principali rischi nei viaggi del 2023

Guerra, aumento dei costi del trasporto aereo e pirateria sono tra i rischi di viaggio che potrebbero affliggere i viaggiatori d’affari nel 2023, secondo il Global Risk Forecast 2023, lo studio redatto dagli esperti Crisis24.

Report rischi di viaggio 2023

Crisis24, è tra i partner di BCD per i servizi di consulenza sulla sicurezza, gestione delle crisi, sicurezza informatica e gestione della travel security.

Il Global Risk Forecast 2023 esplora le implicazioni di eventi geopolitici come il conflitto tra Russia e Ucraina e l’interruzione globale dell’energia oltre a rischi legati ad eventi meteorologici estremi e la pirateria. Grazie a queste informazioni, potrete prepararvi e gestire meglio le situazioni di rischio nel vostro travel program.

Ad esempio, quando si considerano le ripercussioni del conflitto tra Russia e Ucraina, si potrebbe pensare inizialmente a restrizioni di viaggio. Tuttavia, anche la scarsità di cibo, le interruzioni energetiche e l’aumento dei prezzi di beni e servizi potrebbero rappresentare una sfida per i vostri profitti e per i viaggi dei vostri dipendenti.

Cosa c’è nel rapporto?

Rischi geopolitici che possono incidere sui viaggi di lavoro

Ripercussioni del conflitto tra Russia e Ucraina

Le ripercussioni più ampie del conflitto tra Russia e Ucraina continueranno a manifestarsi quest’anno, con scarsità di cibo, interruzione delle forniture energetiche e crescita dell’inflazione.

Scarsità di cibo

La riduzione delle esportazioni di cereali (sia dalla Russia che dall’Ucraina) e la diminuzione della produzione di fertilizzanti hanno creato problemi in tutta l’Africa e Medio Oriente; gli effetti a catena includono una crescente scarsità di cibo e prezzi generalmente più alti. I Paesi con una forte dipendenza dalle importazioni alimentari saranno probabilmente i più colpiti.

Interruzione dell’energia

L’interruzione delle forniture energetiche, in particolare nell’Europa occidentale, ha provocato un forte aumento dei prezzi non solo del gas ma anche dei combustibili sostitutivi. In Europa potrebbero verificarsi carenze energetiche, spingendo i governi ad attuare impopolari restrizioni energetiche che si protrarranno fino alla primavera del 2023 e potrebbero ripresentarsi in inverno. Le interruzioni di corrente e le dispute internazionali sul petrolio e sul gas potrebbero avere ripercussioni sui trasporti e i viaggi.

Aumento del costo della vita

Il malcontento causato da tassi d’inflazione nettamente superiori aumenta le prospettive di disordini civili. I prezzi più alti ridurranno la domanda di beni e servizi, con ripercussioni sulle imprese e sui Paesi che dipendono maggiormente dalle esportazioni.

Crescente insicurezza e instabilità politica

Le difficoltà economiche e il crescente malcontento non sono mai una buona notizia per la sicurezza e la stabilità. Le crescenti disuguaglianze economiche, con un accesso sempre più limitato ai beni e ai servizi essenziali, aumenteranno il senso di emarginazione di alcuni gruppi sociali e potrebbero spingere le persone verso l’estremismo politico che potrebbe sfociare in disordini civili, criminalità e terrorismo.

L’aumento dell’insicurezza e dell’instabilità potrebbe provocare disordini civili con conseguenti cambiamenti sociali e strutturali in alcuni Paesi del Medio Oriente. In Africa, l’aumento del costo della vita farà aumentare i furti e i rapimenti a scopo di riscatto nel 2023. Potrebbero verificarsi azioni terroristiche, poiché i gruppi estremisti sfruttano la situazione di disagio, intensificando il reclutamento tra le popolazioni disaffezionate. La stabilità del governo potrebbe quindi essere minacciata.

I tagli ai finanziamenti governativi che interessano le forze dell’ordine potrebbero determinare anche un aumento dei livelli di criminalità in tutta l’America Latina.

Altre categorie di rischi da tenere in considerazione per il travel risk management

Ritorno del trasporto aereo

L’aumento dei costi operativi del trasporto aereo si protrarrà nel 2023 in quanto i costi del carburante e della manodopera aumenteranno e saranno in gran parte trasferiti ai clienti attraverso tariffe più alte.
Le compagnie aeree occidentali dovranno inoltre fare i conti con la continua chiusura dello spazio aereo russo. È probabile che le compagnie aeree riducano le rotte (in particolare tra Europa e Asia), aumentino le tariffe ed espandano le partnership.

Le nuove tecnologie miglioreranno l’esperienza dei passeggeri, ma potrebbero renderli più vulnerabili in termini di sicurezza e protezione.

Effetti climatici estremi

L’evento meteorologico La Nina si è verificato per tre anni consecutivi. Ha contribuito all’aumento degli eventi meteorologici estremi, promettendo periodi più frequenti e intensi di siccità, caldo estremo e piogge torrenziali. L’ultimo evento La Nina dovrebbe essersi concluso nel 2022, ma i suoi impatti secondari, tra cui l’interruzione dei trasporti e dei servizi pubblici, la scarsità di cibo e la minaccia di incendi, persisteranno fino al 2023.

Aumento della pirateria di basso livello

La pirateria di basso livello, che di solito consiste in rapine ai danni di imbarcazioni vicine alla costa, è destinata ad aumentare e ad emergere in aree in cui non è stata segnalata in precedenza. Il picco si tradurrà in un aumento dei costi di spedizione.

Ripercussioni della pandemia COVID-19

Le interruzioni legate al Covid continueranno anche quest’anno. I problemi della catena di approvvigionamento globale probabilmente persisteranno fino al 2024.

Altri problemi legati alla salute

I programmi di immunizzazione delle malattie prevenibili da vaccino sono stati in gran parte interrotti durante la pandemia, in particolare nei Paesi con programmi sanitari sottofinanziati. Di conseguenza, in tutto il mondo si sta assistendo ad un aumento delle infezioni e al ritorno di alcune malattie che in passato era sotto controllo grazie ai vaccini. Oltre alle implicazioni sanitarie, ciò ha anche un impatto economico, in quanto aumentano le assenze dei dipendenti.

Catene di approvvigionamento dell’Asia-Pacifico

Gli accordi internazionali stanno ristrutturando il funzionamento delle catene di approvvigionamento nell’Asia-Pacifico. L’accordo RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership), firmato nel novembre 2020, lega maggiormente alcune delle maggiori economie asiatiche alla Cina. L’IPEF (Indo-Pacific Economic Framework), lanciato dagli Stati Uniti nel maggio 2022, è emerso come un contrappeso alla leadership economica cinese in Asia. Questo rappresenta anche una chiara escalation della competizione economica tra Stati Uniti e Cina, che porterà a uno spostamento delle catene di approvvigionamento nel medio termine.


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