Arriva in Italia la piattaforma che riduce tempi e costi
Ad un anno di distanza dall’inizio delle sperimentazioni, il principale scalo italiano presenta una nuova piattaforma. Basato su un’integrazione tra ADR, ENAV e Alitalia, l’Airport Collaborative Decision Making – questo il nome del sistema – consente di inviare le informazioni di tutti i voli in partenza al Network Management Operations Centre di Eurocontrol, che le smista a tutti gli aeroporti collegati. Lo strumento, già presente, tra gli altri, in Francia, Germania e Inghilterra, permette alle compagnie aeree di risparmiare circa 800 minuti di rullaggio al giorno, pari a 3 milioni di euro in carburante.
Tutte le fasi di un volo, dal piano di volo al turn-round dell’atterraggio, diventano un processo unico che collega l’aereo in partenza con quello in arrivo. Il continuo scambio di informazioni permette di ottimizzare la gestione del traffico e le operazioni di assistenza. Crescono così efficienza logistica e puntualità, riducendo al minimo i ritardi e ottimizzando le risorse.
Soddisfatto Lorenzo Lo Presti, AD di ADR: “Abbiamo raggiunto un risultato importante. Il Leonardo Da Vinci è il primo scalo italiano ad aver implementato questa piattaforma, ed abbiamo anticipato hub internazionali di primaria importanza. Grazie all’A-CDM, ci assestiamo in una posizione di rilievo in ambito nazionale ed europeo. La nostra volontà è essere in linea con le best practice internazionali, fornendo servizi di qualità che rispettino sempre la sostenibilità ambientale”.
Il DG di Enav, Massimo Bellizzi, si dice soddisfatto e fiducioso di “poter implementare il network in altri importanti scali italiani entro la fine del 2014”. Giancarlo Schisano, Vice Direttore Generale Business di Alitalia, si sofferma invece sul netto “passo avanti delle performance operative che, insieme ad una diminuzione delle emissioni di CO2, consente un beneficio sia per i clienti che per l’ambiente”.
Considerato il successo nelle sedi europee in cui è già attivo, A-CDM verrà presto adottato in Europa come metodo di lavoro ufficiale in accordo agli standard di Eurocontrol. E l’Italia si attesta quindi in prima linea.