Pro & Contro: l’esperienza di chi utilizza la sharing economy

La felicità e la soddisfazione dei viaggiatori influiscono fortemente sulle menti dei travel managers. I fornitori in sharing economy hanno ormai gettato le basi all’interno del travel corporate e quindi la domanda che segue si rende necessaria: permettere ai viaggiatori di utilizzare questi fornitori soddisferà le loro aspettative? Ecco di seguito uno sguardo ai pro e ai contro.

Possono i fornitori peer – to – peer soddisfare le richieste dei viaggiatori business?

La felicità e la soddisfazione dei viaggiatori influiscono fortemente sulle menti dei travel managers. I fornitori in sharing economy hanno ormai gettato le basi all’interno del travel corporate e quindi la domanda che segue si rende necessaria: permettere ai viaggiatori di utilizzare questi fornitori soddisferà le loro aspettative? Ecco di seguito uno sguardo ai pro e ai contro.

La sistemazione

Pro: i viaggiatori che non sono infastiditi da una mancanza di standardizzazione indicano una serie di benefici che derivano dall’utilizzo di alloggi del tipo sharing economy, come ad esempio il vantaggio di alloggiare in una casa con i tutti i comfort che ne derivano invece che stare in una stanza d’albergo, oppure lo sperimentare l’autenticità locale e una maggiore scelta di location. I sistemi di recensione pubblica contribuiscono a condividere I livelli di soddisfazione di chi utilizza la sharing economy. Molti padroni di casa fanno uno sforzo in più per assicurare ai propri ospiti un soggiorno felice e soddisfacente che permetta quindi di postare delle recensioni favorevoli. E se gli ospiti non sono soddisfatti, possono chiedere un rimborso. Airbnb, per esempio, non trasferisce il pagamento degli ospiti al padrone di casa finchè il soggiorno non è finito e a condizione che entrambi siano soddisfatti del risultato.

Contro: è importante la sicurezza di ciò che si sceglie? La maggior parte degli impiegati e dei viaggiatori potrebbero rispondere di sì. I travelers che prenotano in hotel appartenenti a catene alberghiere possono essere sicuri che sia le strutture che il servizio rispetteranno un certo standard. Possono concentrarsi sul lavoro senza preoccuparsi del fatto che la sistemazione non soddisfi i propri bisogni. Non è questa però la situazione in caso di prenotazioni di sistemazioni in sharing economy. Società come Airbnb non controllano la qualità dei propri servizi; i viaggiatori si devono basare sui feedback degli user e questi non danno garanzia di precisione e accuratezza.

I trasporti su strada

Pro: nonostante alcuni casi di alto profilo citati recentemente dai media, le cattive esperienze sono rare con la nuova generazione di providers di trasporti su strada. Chi preferisce utilizzare providers in sharing economy menziona i sistemi di quotazione degli autisti, app di facile utilizzo e tempi di risposta rapidi.

Contro: mentre i servizi di sharing economy pagati sono ottimi per i viaggiatori che cercano passaggi in taxi on demand, i very servizi peer-to-peer come il carpooling e la condivisione del taxi sono meno compatibili con viaggi ad hoc.

Società come Liftshare possono organizzare schemi di car-sharing per tutta l’azienda, ma è meno probabile che venga utilizzata la modalità di car-sharing per viaggi spontanei e/o di breve durata. Ci si interroga inoltre circa la fornitura del servizio e non ci sono garanzie circa la qualità del guidatore. Un buon aiuto per un servizio migliore arriva dal GPS; i sistemi di navigazione permettono agli autisti in sharing economy di trovare la giusta strada anche se non  hanno la stessa familiarità di un tassista con esperienza con le strade della città.

Vuoi saperne di più circa gli effetti della sharing economy sul business travel?
Leggi Advito, The Sharing Economy: Does It Have a Place in Your Managed Travel Program?

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