In navigazione sul Brenta alla scoperta delle Ville Venete

Una giornata in navigazione sul Brenta tra le ville venete della Riviera del Brenta, con visita a Villa Pisani. Gli ospiti BCD Travel e BCD Meetings & Events in un evento unico all’insegna della storia e del bello.

Scivoliamo leggeri sull’acqua lungo la linea delle mura dal cuore della città in direzione est.
Siamo a Padova, in una mattina di maggio che si rivela più clemente delle previsioni, con i raggi che fanno capolino dalle nuvole, stagliando sprazzi di cielo azzurro che si riflettono sotto di noi.
Voliamo con l’immaginazione su un antico burcio – o, meglio, su un tipico burchiello per la navigazione con passeggeri – sulla via d’acqua per Venezia.

È il Brenta e siamo in navigazione con gli ospiti BCD Travel e BCD Meetings & Events, in collaborazione con Qatar Airways, per una mattinata immersi nelle bellezze architettoniche e naturalistiche di questo percorso veneto, dove la grandeur passata si affaccia sulle rive.

Da Porta Portello, navighiamo verso Stra lungo il Medoacus, antico nome del Brenta. Tre chiuse vinciane – sono di Leonardo, infatti, gli schizzi e gli studi sui vasi comunicanti ai quali si deve il meccanismo di valvole e porte mobili che sfrutta la forza cinetica dell’acqua – ci aspettano lungo la via, le prime delle dieci che aiutano tutt’oggi le imbarcazioni a compiere il tragitto fino a Venezia e gli 11 metri di differenza sul livello del mare che distanziano le due città.
Città che si sono incontrate e scontrate nella “ricerca della terra” di una Venezia che perdeva la supremazia delle rotte marittime più importanti del mondo nel Cinquecento, quando i commerci con il continente americano hanno messo in ombra il vecchio Mediterraneo, e di una Padova eternamente protesa verso il mare.

Sono proprio del XXVI secolo le prime ville, di struttura cubica, sorte come presidio per i nuovi investimenti sull’agricoltura dei nobili veneziani. Le strutture si allungano nel ‘600, trovando ali e armonia, mentre nel secolo successivo si arricchiscono di barchette, cappelline gentilizie e mura di cinta. È proprio a inizio ‘700 che iniziano i lavori di ristrutturazione e ampliamento di Villa Pisani, la più maestosa delle ville del Brenta ma al tempo stesso quella che meno è villa e che più è vero palazzo di rappresentanza – ducale, imperiale, reale e dal 1866 patrimonio nazionale.

Qui, colpiti dalla bellezza della facciata che ci saluta dal fiume, siamo scesi a terra per una visita guida tra le 114 stanze della villa. 114 come il 114o doge della Serenissima, Alvise Pisani, per la quale elezione la potente famiglia Pisani realizzò questo splendido palazzo.

Le sale, ancora in gran parte arredate, hanno visto solcare i corridoi e i pavimenti in sabbia e argilla di foggia lagunare, dopo i Pisani, Napoleone, che la compra in contanti dai nobili veneti e poi la cede al figliastro Eugène de Beauharnais, che nomina viceré d’Italia.
Il gusto veneziano dei saloni si unisce a quello di stile francese e imperiale e ai lampadari con cristalli di boemia, un unicum nel panorama veneziano fatto di preziosi vetri di Murano e dovuto alla moglie bavarese di Eugène.
Con l’unità d’Italia, Villa Pisani diventa bene di stato (oggi è Museo Nazionale) e accoglie anche Vittorio Emanuele II e la moglie morganatica Rosa Vercellana. Nel 1934 si svolge qui il primo incontro che porterà alla firma del Patto d’Acciaio tra Italia e Germania.

Dai colori e dalla grandiosità del salone da ballo, affrescato dal Tiepolo e con effetto trompe l’oeil delle colonne e degli elementi architettonici sulle pareti, ci spostiamo nel parco. Gli 11 ettari di giardino all’italiana e all’inglese sono coronati dalla grande vasca con fontana e dalle scuderie che ne chiudono maestosamente la prospettiva. La “piccola Versailles del Brenta” è un capolavoro veneto da esplorare.

È già tempo però di riprendere la navigazione, occhieggiando alle ville che continuano a passarsi il testimone lungo il corso del fiume e che riecheggiano le atmosfere goldoniane della trilogia della Villeggiatura. La Riviera del Brenta è anche riviera della calzatura, la cui produzione è fiore all’occhiello della zona.

Al termine del nostro percorso fluviale, un pranzo a Villa Ducale, in stile liberty, e rientro a Padova con le bellezze di questa giornata ben impresse negli occhi.

Un grazie speciale a tutti i nostri ospiti e clienti veneti per essere stati con noi in questo sabato “alternativo” con tanta partecipazione ed entusiasmo. Al prossimo appuntamento!

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