Quali sono i principali fattori di disturbo di un viaggio?
Se tra i primi della lista non ci viene in mente l’inquinamento, vuol dire che non siamo mai stati in una metropoli cinese. Lo smog in Cina è sentito come la causa che più rovina il soggiorno nelle grandi città, tanto da spingere Ctrip.com a lanciare la prima assicurazione sull’inquinamento. La polizza si chiama “pacchetto assicurativo sulla foschia in viaggio” e rimborsa i clienti per la scarsa visibilità e qualità dell’aria respirata.
Il servizio si concentra su sei città e include Pechino, Shanghai e Xi’an, che accolgono ogni anno moltissimi visitatori penalizzati dalle scadenti condizioni atmosferiche. L’inquinamento in Cina è stato recentemente definito dai ricercatori «inverno nucleare»: lo smog provoca una foschia che spesso costringe al suolo gli aerei e chiude i turisti nelle case: theguardian.com riporta come durante un periodo di brutto tempo la città di Pechino abbia accolto soltanto un quarto dei visitatori che registra quotidianamente.
La polizza prevede rimborsi pari al quintuplo del premio assicurativo e copre i viaggiatori che trascorrono in città almeno due giorni durante i quali l’inquinamento raggiunge soglie limite. A Shanghai, ad esempio, il livello soglia è fissato a 100: nell’ultimo mese, sono stati registrati ben 17 giorni sopra il limite. I dati sono raccolti da China Air Quality Index, che monitora i livelli di inquinamento di oltre 190 città della Cina. L’app è molto popolare e questo dà ulteriore prova di quanto il problema sia sentito dalla popolazione.
L’iniziativa di Ctrip.com, però, non raccoglie consensi unanimi.
La reazione che serpeggia tra i commentatori punta il dito sulla scarsa incisività di un premio che potrebbe essere usato per affrontare il problema. Certo è che nessuno, anche a fronte della sottoscrizione di qualsiasi polizza, potrà restituire il buon umore e la qualità del soggiorno ai viaggiatori.