I trend Business-to-Consumer stanno influenzando le trasferte d’affari, ormai è cosa nota. Ne ha parlato anche Will Pinnel di BCD Travel, in un recente articolo pubblicato per Tnooz.
«I viaggiatori business somigliano sempre più ai viaggiatori leisure. E questo non è un cambiamento da poco» commenta Pinnell, il vice presidente BCD per il digital product planning. Per far fronte a questa nuova tendenza alcune aziende stanno comprendendo il valore della felicità del traveler e proponendo ai propri dipendenti strumenti mobile costruiti sulla falsa riga del B2C, come TripSource di BCD.
Non solo TripSource fornisce funzionalità intuitive e importanti per il risparmio di tempo che i business traveler chiedono in modo sempre più preponderante, ma crea anche opportunità interessanti per le aziende di influenzare il comportamento di propri dipendenti, continua Pinnel. Per esempio, le imprese possono usare TripSource per formare i viaggiatori verso i benefici che la scelta di un fornitore hotel preferenziale porta con sé, incoraggiarli al controllo degli scontrini per verificare gli importi di fatturazione e ricordar loro di mantenere i contatti con l’ufficio sicurezza aziendale una volta arrivati in una destinazione ad alto rischio.
I travel manager e i loro stakeholder stanno piano piano spostandosi da una prospettiva, in tema di costi e spese, di mera fornitura verso una visione d’insieme più ampia sul viaggio come investimento per la propria attività e sull’importanza della soddisfazione dei propri dipendenti più validi. Pinnel aggiunge che, equipaggiati con la strategia e gli strumenti più adatti al proprio travel program, le aziende possono raggiungere entrambi gli obiettivi – incrementare i risparmi e migliorare la travel experience dei propri viaggiatori.
