Nuove misure di sicurezza per l’accesso a Singapore da giugno 2016

Le autorità di Singapore annunciano che, a partire dall’inizio di giugno 2016, saranno messe in atto operazioni di registrazione delle impronte digitali di ogni viaggiatore in arrivo nel paese, come misura per migliorare il monitoraggio dei potenziali rischi per la sicurezza.

Le autorità di Singapore annunciano che, a partire dall’inizio di giugno 2016, saranno messe in atto operazioni di registrazione delle impronte digitali di ogni viaggiatore in arrivo nel paese, come misura per migliorare il monitoraggio dei potenziali rischi per la sicurezza.

L’Autorità per l’Immigrazione e i checkpoint rileveranno le impronte digitali di chiunque entri nel paese ai checkpoint di volo, di terra e marittimi, come parte di un piano per incrementare la sicurezza di frontiera, ha riferito il Ministro di Stato per gli Affari Interni Desmond Lee.

Le scansioni digitali permetteranno alle autorità per l’immigrazione di “verificare l’identità del viaggiatore prima ancora che gli sia permesso di entrare a Singapore e faciliterà le operazioni automatizzate per lo sdoganamento nella sua ripartenza”, sostiene il ministro Lee.

Non è ad oggi chiaro per quanto tempo le autorità di Singapore terranno traccia delle informazioni o di quali membri del governo e della pubblica amministrazione avranno accesso alle stesse.

Lo screening biometrico aggiuntivo attraverso i checkpoint di Singapore arriva sulla scia della minaccia terroristica intensificata per garantire che Singapore non diventi un obiettivo per attacchi terroristici.

Singapore è uno degli snodi più trafficati al mondo: la frontiera di Woodlands, che connette Singapore alla Malesia, è ritenuto essere il confine più trafficato al mondo e i visitatori dalle sole Malesia, Cina ed Indonesia hanno raggiunto nel 2014 circa 6 milioni.

“Questo rappresenta un serio rischio per la sicurezza. Gli attentatori potrebbero riunirsi e pianificare proprio fuori i confini di Singapore prima di entrarci e compiere l’attacco”, ha riferito il ministro.

Inoltre, ha aggiunto che i controlli di frontiera sono la loro prima linea di difesa per prevenire che si verifichi un attacco a Singapore.

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