Il quadro economico
L’economia del Venezuela si è basata sul petrolio per più di 80 anni. Ed è improbabile che cambi, dato che il paese ha la seconda più grande riserva di petrolio del mondo. L’industria petrolifera è la fonte di un quinto della produzione del paese. Nonostante tentativi di diversificazione, l’economia del Venezuela continua a dipendere da questo mercato; è una fonte critica per le entrate del governo, per lo scambio all’estero e per gli investimenti diretti esteri.
Dal 1999 fino al 2013, il presidente Hugo Chavez ha attuato i principi del suo movimento socialista “Rivoluzione Boliviana”; il governo ha avuto un significativo controllo sull’attività economica del paese. Il Venezuela ha sofferto di instabilità politica ed economica da quando Chavez è morto nel 2013 e i prezzi del petrolio hanno iniziato a crollare nel 2014.
L’innalzamento vertiginoso dell’inflazione – come il risultato della scarsità di beni, dell’aumento del debito pubblico e del deprezzamento della valuta – è un problema che persiste. Le prospettive economiche di Oxford Economics prevedono che l’inflazione resti oltre il 70% fino alla fine del 2017. E non c’è segno della fine della recessione che sta colpendo il paese da 2 anni. L’economia del Venezuela si è contratta del 7,5% nel 2015 e Oxford Economics stima che si restringerà di un altro 4,5% nel 2016, siccome i prezzi del petrolio rimangono bassi.
Il settore business travel
Il Venezuela ha attirato 1,2 milioni di visitatori internazionali nel 2015, piazzandosi al 17esimo posto della classifica del mercato travel dell’America Latina (escludendo i Caraibi). È il terzo più grande mercato di business travel nella regione, con US$8 miliardi spesi nel 2015. Molto è dovuto ai viaggiatori nazionali, che sostengono l’84% delle spese (in confronto al 63% in Brasile). Oxford Economics prevede che il deprezzamento della valuta forzerà un calo della spesa totale nel business travel nel 2016 e nel 2017, affermando che il Venezuela sarà l’unico mercato travel dell’America Latina in declino.
I settori del turismo e del business travel nel paese sono oscillati improvvisamente negli ultimi 15 anni, anche se la regione più vasta ha goduto di una forte crescita. Alcune catene di hotel internazionali sono presenti in Venezuela, e si è notato un certo interesse per investimenti futuri. Caracas e il resto di Isla Margarita sono i luoghi maggiormente serviti, con 4 hotel internazionali ciascuno. Altre maggiori destinazioni sono servite da un singolo hotel internazionale e, a livello locale, da strutture indipendenti.
Le compagnie aeree straniere hanno avuto diverse difficoltà a portare in patria i guadagni riportati nel paese. Molte hanno ridotto il servizio, nonostante minacce di rappresaglie. Alcune adesso accettano solo dollari americani per il pagamento delle tariffe in Venezuela.
Opportunità
- I politici all’opposizione stanno spingendo per riforme che possano portare ad un miglior funzionamento della democrazia e riprendere la crescita economica.
- Le riserve petrolifere del paese continuano ad attrarre nuovi business internazionali. Questi possono certamente incrementare l’investimento nel settore del petrolio quando le condizioni politiche ed economiche del Venezuela miglioreranno.
Sfide
- Il debito pubblico è la maggiore preoccupazione. Si devono un totale di US$10 miliardi nel 2016 per i pagamenti del debito. A meno che i prezzi del petrolio non risalgano, c’è un forte rischio di default.
- Il deprezzamento della valuta ha innalzato il prezzo dei beni importati dai quali i consumatori e le industrie dipendono.
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