Quadro economico
Il Cile è ricco di risorse naturali, specialmente di rame, e negli anni più recenti l’attività mineraria ha rappresentato il cuore della crescita economica del Paese. Ma una sempre più debole richiesta internazionale – specialmente dalla Cina – ha causato un rallentamento che ha condizionato i prezzi del rame e, più in generale, la crescita generale cilena. Ad oggi, la nazione sta crescendo con il tasso più basso degli ultimi quattro anni. La moneta locale, il peso, è stata deprezzata, migliorando così la competitività di costo di beni e materiali con i mercati esteri. Coloro che dirigono la linea politica del Paese hanno tagliato il tasso di interesse standard per spronare la crescita, anche se l’inflazione è lentamente accelerata. La crescita nel 2013 è stata pari al 4,6%, in leggera riduzione rispetto al 5,6% del 2012, secondo i dati provenienti dal Fondo Monetario Internazionale. Le previsioni economiche parlano di una crescita del 4,2% prevista per il 2014.
Il Settore dei viaggi d’affari
Il World Economic Forum ha classificato il Cile in prima posizione tra le nazioni più competitive dell’America Latina, confermando il ruolo dello Stato quale destinazione chiave per i viaggiatori d’affari internazionali. La maggior parte dei voli esteri atterrano al Santiago’s Arturo Merino Benìtez International Airport, situato a circa 30 minuti di macchina dal centro città. Nel 2013, l’aeroporto ha siglato un incremento di traffico internazionale pari al 30%. A Santiago non è difficile trovare importanti catene di Hotel dal marchio globale, operanti anche in provincia. Il pagamento con carta di credito è comunemente ammesso, mentre la moneta locale può essere facilmente cambiata negli uffici di cambio, ma anche presso hotel e banche. La maggior parte degli sportelli di cambio automatici accettano anche le carte Cirrus e Plus.
Le opportunità
- Il Cile presenta uno dei più favorevoli ambienti di investimento di tutto il Latino America, dimostrandosi nettamente avanti, rispetto ai propri vicini, per quanto riguarda la semplicità del fare business e la trasparenza di politica, economia e sistemi regolatori.
- Altra opportunità sono i numerosi benefit nazionali, derivanti dalle politiche economiche particolarmente caute, la limitata spesa pubblica e l’abilità di attrarre investitori stranieri, che garantiscono ampi diritti sotto la legge cilena.
- Il fatto che il potente terremoto che il 1 Aprile ha colpito il Cile abbia causato soltanto lievi danni è una dimostrazione della validità delle infrastrutture cilene, costruite secondo norme ferree e grande solerzia. Meno di 10 persone sono morte a seguito di un fenomeno sismico di scala 8.2, che ha fatto vacillare le costruzioni e scatenare uno tsunami.
Le sfide
- Il reddito medio cileno non è stato al passo della crescita nazionale. Nel 2012, il reddito ad personam è stato registrato essere intorno agli 11.500 € annui, circa la metà della media tracciata dall’Organizzazione per la Co-operazione economica e lo Sviluppo.
- La debolezza dell’Istruzione, specialmente per quanto riguarda la matematica e le scienze, rende la forza lavoro cilena inadeguatamente preparata per una conoscenza economica di base. Il popolo chiede a gran voce dei cambiamenti, ed il governo ha posto la riforma dell’Educazione tra le priorità del Paese, insieme a quella relativa alla corporate tax ed alla revisione costituzionale.
- L’inflazione è cresciuta fino al 3,5% durante Marzo 2014, con un aumento del +0,3% rispetto al mese precedente. Nel contempo, la moneta locale continua a diventare sempre più debole. E’ crollata ad un differenziale del 9,4% rispetto al dollaro americano, margine negativo coltivato negli ultimi sei anni.
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