L’esperienza di viaggio di Erol Arkan di BCD Travel

I passaporti sanitari digitali, l’obbligo di utilizzo delle mascherine e i protocolli di pulizia potrebbero diventare una realtà permanente per i business travelers. Ecco l’esperienza di un viaggiatore inglese alle prese con un viaggio di lavoro negli USA.

Erol Arkan, BCD Travel Vice President, Global Solutions Engineering, ha intrapreso un viaggio dal Regno Unito agli Stati Uniti, che comprendeva anche alcuni viaggi nazionali all’interno degli USA. Arkan e la sua famiglia hanno volato da Londra Heathrow a Philadelphia , da Philadelphia a Dallas-Fort Worth e poi ad Atlanta, prima di tornare nel Regno Unito da Philadelphia .

E condivide in questa piccola intervista la complessità dei viaggi in questo periodo di pandemia per illustrarci le possibili difficoltà che potrebbero incontrare i nostri clienti.

PRE-VIAGGIO

Come hai gestito i requisiti di ingresso e la richiesta di test COVID-19 del tuo Paese di destinazione?

Erol: Il primo posto dove sono andato a reperire tutte le informazioni necessarie è stato il COVID-19 Information Hub di BCD Travel, dove tutte le informazioni di cui avevo bisogno erano facilmente accessibili senza dover cercare in più siti online.  Poiché l’Info Hub è presente all’interno di TripSource®, le opzioni che ho prenotato sono state automaticamente inviate per l’approvazione pre-viaggioLe stesse informazioni sono state incluse nel riepilogo dell’itinerario proposto, in modo che coloro che approvano il mio viaggio potessero vedere i requisiti e i rischi associati alle destinazioni. La compagnia aerea ha utilizzato le mie informazioni frequent flyer per inviarmi le istruzioni di viaggio pertinenti e mi ha raccomandato di utilizzare il Verifly Digital Health Pass per i viaggi.

La compagnia aerea ha anche suggerito dove poter effettuare il test COVID-19, indicando alcuni luoghi dove poter avere uno sconto grazie alla compagnia aerea prenotata. 

IN AEROPORTO

Erol: L’aeroporto Heathrow a Londra e i Gateway statunitensi come New York City, Boston e Philadelphia sono tradizionalmente alcune delle rotte più importanti per i viaggiatori d’affari transatlantici. Mentre la situazione COVID continua ad evolversi, il volume dei viaggi aerei per queste città è rimasto significativamente inferiore ai volumi pre-COVID. Ma grazie alle vaccinazioni e a tutti i protocolli di sicurezza messi in atto è possibile effettuare i viaggi verso queste destinazioni in tutta sicurezza.

Parlaci del check-in in aeroporto.

Come ci si aspetterebbe, è ancora presente in maniera massiccia la segnaletica che ricorda di indossare la mascherina. E’ possibile trovale gel disinfettante per le mani ovunque nel terminal e i viaggiatori vengono ben distribuiti quando sono in coda per il check-in. 

Quando i rappresentanti della compagnia aerea mi hanno richiesto tutti i documenti necessari per viaggiare, è stato sufficiente dire semplicemente “Ho Verifly.” Da quel momento in poi tutto il resto del processo di check-in era identico a prima della pandemia. 

Cosa ne pensi del passaporto digitale?

Il processo è stato facile e veloce. Ho usato l’app Verifly, attualmente utilizzata da Aer Lingus, Alaska Airlines, American Airlines, British Airways, Iberia, Japan Airlines e Royal Air Maroc. Ho caricato/collegato il codice QR dall’app NHS (National Health Service) per mostrare il mio certificato di vaccinazione e altri attestati e documenti richiesti. Ho scaricato e memorizzato copie PDF del risultato del mio test COVID-19. Al momento del check-in, gli agenti hanno semplicemente verificato attraverso Verifly che ero “pronto a viaggiare.” Grazie all’app, non ho mai dovuto mostrare copie cartacee dei miei documenti, ma è stato rassicurante averli conservati al sicuro altrove.

Qual è stata la differenza tra il processo di sicurezza/immigrazione?

Erol: Non ho notato grossi differenze.

La U.S. Immigration era un po’ strana. A Philadelphia oltre ai funzionari di controllo di frontiera nelle loro cabine non c’erano altri funzionari di controllo. Non mi è mai stata fatta alcuna domanda relativa al COVID-19. E ‘come se i funzionari  non avessero nessun interesse a chiedere nulla poichè ero stato autorizzato a volare dal mio aeroporto di origine.

Viaggiando all’interno degli Stati Uniti. (Philadelphia, Atlanta e Dallas Fort Worth), non mi sono mai reso conto che stiamo affrontando una pandemia globale. Gli aeroporti erano affollati; tutti i negozi e ristoranti erano aperti (e affollati). Oltre alla segnaletica e agli onnipresenti erogatori di disinfettante per le mani, e al 99% delle persone che indossavano mascherine, tutto sembrava normale.

A BORDO

Com’è stata l’esperienza a bordo?

Erol: Le mascherine erano richieste sia in aeroporto che durante il volo. I passeggeri hanno scansionato le proprie carte d’imbarco sotto la supervisione dell’agente del gate. Ci è voluto un po’ perché alcuni viaggiatori non sapevano cosa fare. Ripetuti annunci che ricordavano di di indossare la mascherina in ogni momento. Tutto il cibo è stato servito in una confezione coperta/ sigillata.

L’ESPERIENZA DI VIAGGIO

Quali sono stati i punti dolenti durante il viaggio?

Erol: La mia principale preoccupazione era assolutamente la paura che sarei risultato positivo al Covid nelle 72 ore precedenti la mia partenza . Se fossi risultato positivo, avrei dovuto contattare un agente per cambiare il mio volo e sperare di poter comprare/programmare un altro test dell’ultimo minuto. È stressante sapere che un test che può essere fatto solo prima del viaggio potrebbe potenzialmente stravolgere l’intero piano.

Ad oggi però il Regno Unito ha adottato regole di viaggio più facili, in modo che i viaggiatori provenienti da alcuni paesi e che hanno completato il ciclo vaccinale possono saltare il test COVID-19 pre-partenza e non devono fare la quarantena preventiva. Avranno ancora bisogno di prendere un test PCR un giorno dopo l’arrivo. Il mio consiglio è quello di controllare il sito del governo U.K. per le informazioni più aggiornate.

Cosa è andato meglio di quanto temessi?

Non c’erano problemi reali. Suppongo sia perché mi sono preso il tempo di leggere tutti i messaggi che mi sono arrivati  in ogni fase del viaggio tramite l’app Tripsource. Ho fatto in modo di avere i documenti corretti pronti ed ero a mio agio nel rispettare le regole riguardo all’utilizzo di mascherina, al distanziamento sociale, etc.

Cos’hai trovato di giusto?

Erol: Usare il Verifly Digital Health Pass ha funzionato bene. Gli agenti sono stati in grado di confermare immediatamente che io e la mia famiglia eravamo in grado di viaggiare. Altri viaggiatori sono stati rallentati dovendo presentare i documenti fisici.

Che cosa hai sbagliato?

Erol: Fortunatamente nulla è andato storto, ma i passaggi prima del check-in e all’arrivo sono diventati più complessi. C’era bisogno di attenzione extra per assicurarci di avere tutte le scartoffie giuste e questo ha causato dei ritardi minori all’immigrazione U.S.A. .

Come sono stati gli altri viaggiatori? Che cosa sembrava essere il loro problema più comune?

Erol: I processi di check-in e immigrazione sono più lunghi a causa dei controlli extra ora richiesti. Il problema più comune sembrava essere la mancata presentazione dei corretti documenti da parte di alcuni viaggiatori. Informarsi il più possibile prima di arrivare in aeroporto consente di accelerare i processi.

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