Gli investimenti nel settore rail per un servizio più efficiente

La lettura del report di Mckinsey “Boosting passenger preference for rail” ci ha portato a riflettere sul futuro della ferrovia in relazione ai travel program aziendali.

Il COVID-19 ha avuto un profondo impatto sulle persone e sulle industrie di tutto il mondo, con cambiamenti duraturi nel modo in cui molte persone lavorano e viaggiano. Il trasporto ferroviario di passeggeri ne ha risentito in modo significativo, poiché all’inizio della pandemia gli operatori hanno dovuto fare i conti con un improvviso e forte calo del numero di passeggeri.

Il rapporto Boosting passenger preference for rail, realizzato dall’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC) in collaborazione con McKinsey & Company, ha rilevato che, durante la pandemia, a seconda della regione, il numero di passeggeri è diminuito tra il 40 e il 100%, con una media globale di circa il 70%. Con l’eliminazione delle restrizioni legate alla pandemia, gli operatori hanno messo in atto misure per ripristinare i servizi ferroviari e adattare le loro offerte alle mutate esigenze dei clienti, favorendo la ripresa; tuttavia, all’inizio del 2022, quando si è svolta la ricerca per il rapporto, il traffico ferroviario passeggeri non si era ancora completamente ripreso, soprattutto in Nord America e in Europa occidentale.

Aiutare la mobilità sostenibile intensificando e rafforzando la rete ferroviaria

Anche se il settore ferroviario sta lavorando per superare gli effetti della pandemia, diverse tendenze indicano che gli operatori potrebbero non solo riportare il numero di passeggeri ai livelli precedenti alla COVID-19, ma anche aumentare la quota modale della ferrovia. Ciò potrebbe soddisfare le aspettative dei consumatori e aiutare i governi e i Paesi di tutto il mondo a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Ad esempio, i traveller sono diventati più attenti all’ambiente e la ferrovia offre un’opzione più sostenibile rispetto ai viaggi in auto o in aereo. Nei prossimi dieci anni, grazie alle nuove offerte di mobilità, si prevede che la quota modale dell’auto per le distanze medio-brevi diminuirà tra il 20 e il 70%, con variazioni da regione a regione, liberando una quota che potrebbe essere acquisita dalla ferrovia.

Inoltre, diverse aree si stanno concentrando sulla modernizzazione dell’infrastruttura ferroviaria e sulla de carbonizzazione dei trasporti. Si stima che il Green Deal europeo, un ampio pacchetto incentrato sulla sostenibilità, includa 87,5 miliardi di euro di investimenti legati alle infrastrutture ferroviarie.

Allo stesso modo, negli Stati Uniti, l’Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA) stanzia 66 miliardi di dollari in finanziamenti e sovvenzioni per la modernizzazione dei binari e il miglioramento della sicurezza.

In Africa, una rete ferroviaria integrata ad alta velocità è al centro dell'”Agenda 2063″ come uno dei 15 progetti faro.

Alla luce di queste tendenze globali, la ferrovia ha la forza di posizionarsi come una delle scelte preferite per il trasporto del futuro, contribuendo a risolvere molte sfide di lunga data nel trasporto passeggeri: sostenibilità, velocità e volume.

I punti di forza della ferrovia sono la capacità di trasportare grandi volumi di persone in modo efficiente, a una velocità superiore a quella dell’automobile (se ad alta velocità o nelle ore di punta quando le strade sono congestionate), con un maggiore comfort e con un consumo energetico inferiore e quindi minori emissioni di carbonio per passeggero.

In molte regioni del mondo, però, la ferrovia deve affrontare diverse sfide che ostacolano l’adozione del treno in modalità preferenziale nei travel program aziendali: sistemi di tariffazione percepiti come costosi, mancanza di affidabilità e puntualità, densità insufficiente e mancanza di convenienza dal punto di vista del viaggio.

Il treno per alcune tratte è ancora più costoso dell’aereo

Prendere un treno è ancora più costoso su alcune tratte (viaggio di andata e ritorno Parigi-Londra: 194 euro in treno vs 101 euro in aereo; Viaggio di andata e ritorno Monaco-Milano: 176 euro in treno contro 129 euro in aereo), ma le compagnie ferroviarie sono destinate a diventare più competitive man mano che i governi accelerano la transizione verso le ferrovie ad alta velocità. In questo scenario è plausibile (secondo una ricerca Allianz Research) che le compagnie ferroviarie continueranno a vedere un business robusto e potrebbero persino mantenere una quota di mercato superiore al 50%.

Nel tuo travel program aziendale hai previsto la scelta del treno preferenziale per alcune destinazioni?

Per i dettagli del report MCKinsey clicca qui
Per la ricerca Allianz da cui abbiamo tratto alcuni dati clicca qui

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