Brasile: un viaggio mondiale

Ecco le destinazioni che ospiteranno la Coppa del Mondo FIFA 2014

Dodici città fanno da cornice alle partite della Coppa più ambita: partiamo per un viaggio attraverso l’immenso paese del Sud America e scopriamo cosa “c’è intorno” agli stadi in cui si disputeranno le partite.

o Paulo. La città più grande del Brasile dà il via alle competizioni e ospita la partita inaugurale. La vastissima São Paulo offre di tutto, a partire dal più vario mix culturale del Paese: qui hanno trovato rifugio migranti dalle più diverse parti del mondo, compreso un gran numero di italiani arrivati in Brasile lungo tutto il corso del secolo scorso. Il centro storico, la parte più antica della città fondata nel 1554 (ma divenuta ufficialmente tale soltanto circa due secoli dopo),  ruota intorno alla  Praça da Sé, piazza principale di São Paulo. Al suo interno sorge la neogotica Cattedrale metropolitana, quinta al mondo per la sua estensione. Non perdetevi l’occasione di esplorare questa parte della città, ma abbiate cura di farlo di giorni e durante i giorni feriali, quando c’è più frequentata. Il Mercado Municipal è il grande mercato coperto, dove potrete trovare ogni genere di prodotto gastronomico. Tra le specialità, una delle più famose è il pastel de bacalhau, una sorta di gnocco fritto ripieno di baccalà. Altre luoghi di interesse sono il quartiere giapponese di Liberdade, il Theatro Municipal, la Pinacoteca do Estado, la trafficatissima Avenida Paulista e Vila Madalena, il quartiere principe della vita notturna. E non dimentichiamo il Museu do Futebol all’interno dello stadio Pacaembu, luogo interattivo dove immergersi nel fascino del calcio e della cultura brasiliana. Dopo aver girato per la città, fermatevi nel Parque do Ibirapuera, polmone verde della parte meridionale per una giornata all’aria aperta.

Rio de Janeiro. Rio non ha bisogno di presentazioni: samba, spiagge e carnevale precedono ogni altra fama. Verdi colline abbracciano la città del Cristo Redentor, che dal Corcovado si affaccia sul mare. L’iconico Pão de Açúcar completa il panorama, mentre le spiagge di Copacabana e Ipanema disegnano curve bianche tra le più famose e sognate del mondo. Per un assaggio d’epoca coloniale, strade acciottolate e dedali di vicoli e piazzette non perdetevi il quartiere di Santa Teresa, da raggiungere con il caratteristico Bonde, il tram aperto tipico della città. Sentitevi dei veri esploratori inoltrandovi nella lussureggiante foresta del Parque Nacional di Tijuca. Assaporate un tipico churrasco, a base di carne cotta su spiedoni alla brace con sale grosso, in un altrettanto tipica churrascheria. Nel vostro viaggio a Rio non può mancare una tappa presso il tempio del calcio brasiliano, l’Estádio do Maracanã. Costruito in occasione del drammatico mondiale del 1950, perso in finale con l’Uruguay: lo stadio è stato rinnovato e sarà teatro della finale della Coppa del mondo 2014.

Curitiba. La pianificazione urbanistica degli anni ’70 ha toccato, a Curitiba, i suoi picchi più alti: i parchi su grande scala e un avveniristico sistema di trasporti pubblici sono gli ambasciatori del credo di sviluppo sostenibile che qui raggiunge elevatissimi livelli. Il Museu Oscar Niemeyer è il più grande omaggio al celeberrimo architetto del Paese. Se volete spingervi fino all’Atlantico, scegliete il Serra Verde Express, che vi condurrà fino all’oceano attraverso montagne, canyon e scenari mozzafiato.

Porto Alegre. Tutt’altra atmosfera si respira nello stato più a sud della federazione: l’accento è diverso, la birra è diversa e lo è anche l’influenza migratoria (tedesca) che la zona ha subito. È la terra del gaúcho. Passeggiate per le sue piazze e il centro storico coloniale, ma concedetevi anche una gita enogastronomica nella zona vinicola del Brasile, vicino a Bento Gonçalves.

Salvador. Situata nel Nord Est del Brasile, è stata capitale della colonia portoghese. Qui, le culture del “Vecchio” Continente e del Continente “Nero”  si intrecciano con quella del “Nuovo” Mondo: la città vecchia è stata proclamata patrimonio UNESCO e ospita l’Igreja  São Francisco, il Museu Afro-Brasileiro e l’Igreja da Ordem Terceira do Carmo, siti che non si può fare a meno di visitare. Cultura afro e capoeira vi travolgeranno in un’esplosione di colore.

Recife. È il polo culturale del Nord Est e ospita molti musei e la sinagoga più antica delle Americhe, Kahal Zur Israel, mentre la spiaggia di Boa Viagem respira al coinvolgente ritmo di maracatu. Da questa città decollano i voli per il paradisiaco arcipelago di Fernando de Noronha.

Fortaleza e Natal. Le spiagge dominano padrone di queste due città. Praia do Futuro a Fortaleza e Ponta Negra tra le dune di Natal vi faranno sognare di poter non ripartire mai più. Quest’ultimo centro conserva il Forte dos Reis Magos del 1598, rara testimonianza dell’epoca portoghese.

Belo Horizonte. Spostandoci verso sud e abbandonando la costa, troviamo la terza città del Brasile, capitale dello stato più accogliente del paese. Belo Horizonte vanta il più alto numero di bar pro capite, ma anche alcuni tra i musei più quotati del Brasile. A 50 km da Beagá (come si pronuncia in portoghese di “BH”), inoltre, troverete il forse più interessante museo brasiliano, l’Instituto de Arte Contemporânea Inhotim. Il complesso comprende 16 gallerie di arte moderna e una consistente rete di giardini, all’interno dei quali potrete scovare pavoni, specchi d’acqua con cigni e oltre 1600 specie vegetali.

Manaus e Cuiabá. Ciò che accomuna questi due centri è certamente la natura: se a Cuiabá la palude del Pantanal è protagonista indiscussa, Manaus è la porta d’ingresso per la foresta pluviale più estesa del pianeta. A Cuiabá, assaggiate il pesce pantaneiro e specialità locali come la mujica (pesce gatto in salsa) o la carne seca com abóbora (manzo essiccato con zucca). Manaus, invece, è un buon posto dove provare la tacacá, una zuppa ricavata da jambu (un’erba locale), tucupi (manioca) e gamberetti essiccati. La città è stata teatro del boom della gomma tra il XIX e il XX secolo e si trova alla confluenza dei fiumi Negro e Solimões: l’escursione più popolare è quella che porta all’Encontro das Águas, punto di appoggio per le sortite nella giungla.

Brasilia. Ultima, ma non per importanza amministrativa,  la capitale del Brasile sorprende per il suo aspetto futuristico e geometrico: i grandi spazi e le imponenti strutture creano un colpo d’occhio notevole, ma limitano fortemente la vivibilità della città per chi vi abita. Voluta dal presidente Jucelino Kubitschek e realizzata da zero negli anni ’50, è la massima espressione dell’architetto Oscar Niemeyer, simbolo del paese. Qui avrà luogo la finale per il terzo e quarto posto del torneo.

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