Airbnb, il mercato business travel sta cambiando?

Airbnb e il mercato business travel. Secondo i dati, più di 700.000 società hanno prenotato una sistemazione per business traveler con il portale online americano. Leggi i dati del report pubblicato da Airbnb.

Ormai anche le aziende – non solo i privati – si rivolgono ad Airbnb per trovare un alloggio sicuro per i suoi dipendenti. Un report pubblicato dalla società di San Francisco riporta quanto sia variegato il panorama costituito dalle medie e piccole imprese che lavorano con il famoso portale di prenotazione online. Secondo i dati di Airbnb, più di 700.000 società hanno sottoscritto e prenotato una sistemazione per business traveler fino a oggi. Ampiamente diffuso tra i turisti e i viaggiatori di piacere di tutto il mondo, Airbnb lentamente punta a scalare il versante dei viaggi d’affari per quanto riguarda la sistemazione dei dipendenti in trasferta.

I viaggiatori d’affari costituiscono una porzione sempre più in aumento dei fruitori del business Airbnb. Lo stesso patron, Brian Chesky, afferma che l’utilizzo lavorativo del portale, lanciato solo 4 anni fa, sembra essersi triplicato dal 2015 al 2016, per poi subirne uno simile dal 2016 al 2017. Più di 700.000 aziende in tutto il mondo sembrano aver sottoscritto e prenotato utilizzando la celebre app.

Lo stesso sito web ha aperto di recente una categoria “Airbnb for Work” esclusivamente dedicata ai viaggi di lavoro. In questa sezione è possibile prenotare case e appartamenti che i dipendenti utilizzano durante le trasferte di lavoro. Un segnale di forte sviluppo e di crescita da parte del colosso online di San Francisco. Attualmente Airbnb dichiara di poter offrire più di 2.000 sistemazioni sparse per il globo per business travel tramite il loro portale. Ed ecco che sorgono i primi dubbi.

Airbnb per i business travel, siamo ancora gli inizi

Il mercato business è già pronto ad affacciarsi a questo nuovo tipo di gestione del travel program? Senza dubbio si sta attraversando una fase embrionale, in cui i player coinvolti tengono alta l’attenzione verso futuri scenari. Ma l’incertezza è diffusa. Come gestire la travel policy aziendale attraverso un portale che fino all’altro giorno si è dedicato al esclusivamente ai viaggi leisure? C’è il rischio di andare extra-policy e saltare fasi di procedura decisive.

Quanto il travel manager è confidente sullo strumento messo a disposizione da Airbnb? Ha la possibilità di accedere ad analitiche di viaggio, documenti di reportistica, survey di soddisfazione del viaggiatore ,ma sopratutto, tenere traccia dei suoi spostamenti per salvaguardare la sua incolumità in situazioni di crisi o ad alto rischio? Certo il panorama è variegato. E non è detto che l’utilizzo del portale online americano garantisca una riduzione dei costi per la spesa viaggi d’affari o che il risparmio sia adeguato in relazione ad altri servizi “ancillary”. Senza considerare gli specifici accordi stipulati tra fornitori e Travel Company.

Alleanza Airbnb a Concur per gli alloggi business travel

Sebbene il panorama del business travel resta (storicamente) variegato, i dati restituiscono un quadro ben definito. L’80% dei fruitori pare essere costituito da grandi società con più di 5.000 dipendenti e dalle startup e dai PMI (da uno a 250 lavoratori), che si dividono la percentuale. Un altro 20% è invece rappresentato dalle prenotazioni di lavoratori provenienti da aziende di medie dimensioni.

Dal 2017, Airbnb ha integrato il portale rendendo disponibili le sue inserzioni tramite SAP Concur, strumento utilizzato da un gran numero di viaggiatori d’affari. Secondo la società californiana, questa integrazione sembra essere stata di grande aiuto nella espansione Airbnb. Dal 2016 al 2017 questo nuovo accordo ha portato un aumento del 42% del numero di prenotazioni in soggiorni con Airbnb. Inoltre, almeno il 63% dei clienti di Fortune 500 di Concur, tramite l’utilizzo dell’applicazione, ha effettuato un viaggio d’affari in una struttura messa a disposizione sul portale statunitense. Tra l’altro si sfata il mito del business traveler solitario con il 60% delle prenotazioni effettuate, che comprende più di un ospite nell’alloggio selezionato.

Airbnb e business travel, cosa ci attende?

Il fatto che Airbnb sia in grado di offrire nuove soluzioni alternative ai dipendenti delle aziende, è qualcosa che deve far riflettere anche le Travel Management Company. L’analisi deve andare oltre una semplice strategia di fette di mercato che rischiano di essere trasferite a nuovi player. Airbnb è convinto che offrire un viaggio d’affari “più significativo” consente all’azienda di migliorare il proprio travel program. Dare al viaggiatore un proprio spazio privato molto vicino all’ambiente domestico a cui è abituato è, ad esempio, un punto di forza su cui investire. Così come il forte interesse della società americana verso il fenomeno del Bleisure.

Un qualcosa molto vicino ai famosi incentivi sui viaggi d’affari di cui si sente tanto parlare. Questo significa prendere coscienza della rilevanza dell’esperienza del viaggiatore all’interno della trasferta di lavoro. Le TMC sono avvisate, Airbnb ha lanciato la sfida sul campo più fertile che potesse trovare: il business traveler.

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