Market monitor: Oman

La diversificazione dell’economia è una priorità per il sultanato.

Il quadro economico

L’economia del sultanato dell’Oman è fortemente dipendente dal petrolio, che conta per il 46% del prodotto interno lordo. Ma con solamente 15 anni di riserve accertate di petrolio rimaste, l’Oman si sta rivolgendo sempre più al gas naturale e rendendo una priorità assoluta la diversificazione economica. Il governo mira a ridurre il contributo al PIL del settore petrolifero al 9% entro il 2020. L’intento è di attrarre investimenti diretti esteri, in particolare dai settori dell’industria leggera, del turismo e della produzione di energia elettrica. Inoltre, sta incoraggiando i propri cittadini a traslare dal settore lavorativo pubblico a quello privato.

Dal 2015, la caduta dei prezzi del petrolio ha ridotto le entrate del governo, forzando i tagli alla spesa. L’austerity fiscale ha incluso la riduzione di sussidi, in particolare per l’elettricità e per il carburante. I salari dei dipendenti del governo sono sotto stretto controllo. Il paese ha inoltre ridotto la spesa per la difesa. L’Oman pensa di incrementare le entrate con una nuova imposta sul valore aggiunto che produca presumibilmente i primi effetti nel 2017 o nel 2018. L’imposta sul valore aggiunto porterà sicuramente ad un incremento dei costi di beni e servizi per i consumatori.

Oxford Economics crede che la combinazione dell’austerity fiscale e il periodo esteso di bassi prezzi del petrolio comporterà una crescita al 2% nel 2016 – giù del 3.6% nel 2015. Il gruppo di ricerca economica si aspetta che la crescita dell’Oman si attesti a questo livello per i prossimi anni.

Il settore business travel

L’Oman è uno dei mercati travel più piccoli del Medio Oriente. Con meno di 2.5 milioni di turisti internazionali nel 2015, solo l’Iraq e lo Yemen hanno accolto meno visitatori. Il destino del mercato turistico potrebbe migliorare con l’espansione dell’aeroporto di Muscat e l’apertura dell’Oman Convention and Exhibition Center. Il governo ha un obiettivo a lungo termine: attrarre 9 milioni di turisti verso il sultanato entro il 2040.

I business traveler hanno speso “solamente” US$ 1 miliardo in Oman nel 2015. Questa cifra è nettamente inferiore ai US$ 8 miliardi spesi in Arabia Saudita e ai US$ 10 miliardi in Kuwait. I business traveler nazionali contano per un terzo del totale della spesa, ma il loro contributo sta diminuendo in seguito alla frequenza di viaggio sempre più assidua di esponenti dell’industria petrolifera.

I viaggiatori verso Muscat hanno un’ampia scelta in merito agli hotel internazionali. Le catene alberghiere continuano ad investire nella città, con Dusit, Hilton, Starwood e Wyndham tra le altre che stanno pianificando nuove proprietà. Le scelte per gli alloggi sono molto limitate nelle altre città del paese, nonostante sia possibile trovare una o due catene alberghiere in città quali Salalah, Sohar e Duqm.

Anche il settore aereo è incentrato interamente su Muscat, dove Oman Air è la più grande compagnia aerea. Serve spesso la seconda città del paese, Salalah, e a livello internazionale 45 città tra il Medio Oriente, l’Asia meridionale e l’Europa. Salam Air è un vettore low-cost pronto per il lancio nel 2017, per la scelta del governo dell’Oman di far progredire i settori turistico e aereo.

Opportunità

  • Il piano di sviluppo 2016-2020 del governo punta a ridurre la dipendenza economica dal petrolio. I leader del paese stanno promuovendo l’espansione dei settori manifatturiero, logistico, turistico e dei trasporti per attrarre un più ampio bacino di investimenti.
  • La produzione di gas naturale è ottimistica. La nuova produzione, da fonti quali il BP’s Khazzan gas project, ci si aspetta che cominci presto. Nel frattempo, gli investitori continuano a finanziare l’esplorazione in cerca di ulteriori giacimenti di gas.
  • L’investimento del governo nel turismo ha incoraggiato gli hotel ad ampliare la propria capacità. L’offerta supera la domanda al momento, il che significa che i business traveler potrebbero trovare accordi favorevoli con le strutture.

Sfide

  • Dato che l’economia dell’Oman sta cercando di diminuire la propria dipendenza dal petrolio, la riduzione nella spesa del governo e l’incremento delle tasse graverà sulla crescita economica.
  • L’introduzione di un’imposta sul valore aggiunto aumenterà presumibilmente i costi dei viaggiatori, in particolare i soggiorni presso gli hotel.
  • I bassi prezzi del petrolio stanno smorzando l’investimento nella ricerca di petrolio e l’incremento della produzione.

icon-electricQuando il tuo business si espande in un nuovo mercato, BCD Travel può portare i tuoi dipendenti proprio lì, dove c’è bisogno di loro.
Parla con il tuo account manager per scoprire i modi in cui possiamo aiutare la crescita della tua azienda in tutto il mondo.

Condividi:

Rimani informato,
anche in viaggio.

Non vuoi mai perderti le novità?
In una sola newletter mensile riceverai le ultime notizie, le tendenze, gli approfondimenti sul mondo del business travel e non solo, direttamente nella tua casella email.