Market monitor: Arabia Saudita

Il mercato business travel saudita è valso più di US$ 11 miliardi nel 2016: tra il 2010 e il 2016, la spesa totale è cresciuta in media del 7% anno su anno.

Il quadro economico

L’economia del Regno dell’Arabia Saudita è dominata dal petrolio, che conta per circa il 40% del prodotto interno lordo e oltre l’80% per le esportazioni. Per assicurare alla propria economia di avere un futuro al di là del petrolio, il governo saudita sta attuando una strategia di promozione verso la diversificazione: i suoi piani ambiziosi includono la costruzione di sei nuove città come fulcro dell’economia e lo sviluppo dei settori minerario, manifatturiero, turistico e di difesa del territorio.

La crescita è rallentata all’1.7% nel 2016 – dal 4.1% dell’anno precedente – in seguito al crollo dei prezzi del petrolio che ha colpito le entrate del governo e costretto alla riduzione della spesa. La conformità dell’Arabia Saudita ai tagli della produzione di petrolio dell’OPEC comporterà quasi certamente uno stallo nella crescita economica per tutta la durata del 2017.

L’inflazione è ai minimi storici dal 2001, ma qualsiasi incremento nel potere d’acquisto dei consumatori sauditi è probabile che venga eroso dai tagli ai sussidi energetici nel 2017 e dall’introduzione di un’imposta sul valore aggiunto del 5% nel 2018.

Ciononostante, gli esperti prevedono che la crescita riprenderà vigore nel 2018, in seguito al ritorno alla normalità della produzione di petrolio e alla conclusione della riduzione della spesa del governo. Si prevede che l’economia del paese possa espandersi del 3.2% il prossimo anno: tuttavia, l’austerità fiscale continuerà a pesare sulla crescita futura, a causa di ulteriori tagli ai sussidi e restrizioni ad assunzioni e retribuzioni del governo. Infine, ci si aspetta che il PIL resti al 3% annuo fino al 2020.

Il settore travel

I viaggi internazionali sono cresciuti più dell’8%, in media, anno su anno tra il 2010 e il 2016. Gli arrivi sono incrementati, nel medesimo periodo, del 9% ogni anno e si prevede che i viaggiatori sauditi in partenza dal paese conducano la crescita fino al 2020.

L’Arabia Saudita condivide i propri confini con otto paesi, che insieme contano per il 48% dei viaggi in entrata e per il 66% dei viaggi in uscita dal paese: Kuwait, Bahrain ed Egitto sono i principali paesi di provenienza dei visitatori in entrata, mentre gli Emirati Arabi Uniti sono la destinazione primaria dei viaggiatori sauditi, con una popolarità in continua crescita. Anche il Qatar è stata una delle mete più gettonate, ma sembra che la sua desiderabilità sia stata danneggiata dalla recente disputa con i paesi limitrofi del Gulf Cooperation Council.

Il mercato business travel saudita è valso più di US$ 11 miliardi nel 2016. Tra il 2010 e il 2016, la spesa totale è cresciuta in media del 7% anno su anno, ma si prevede che fino al 2020 rallenti al 6%. I viaggiatori domestici guideranno la crescita della spesa, raggiungendo in media il 9% l’anno.

Air

Saudia, la compagnia di bandiera appartenente allo Stato, ha una posizione di rilievo nella maggior parte dei mercati; per raggiungere le minori città saudite, i viaggiatori internazionali passano solitamente da Jeddah, Riyadh o Dammam.

I viaggiatori hanno possibilità di scelta oltre tra Saudia e il vettore low-cot Flynas sulla maggior parte delle rotte nazionali. I nuovi entranti Saudi Gulf e Nesma Airlines hanno cominciato le operazioni nel 2016, infervorando la competizione da Jeddah a entrambe Riyadh e Dammam. Saudi Gulf prevede di lanciare il primo collegamento a lungo raggio entro i prossimi tre anni, il che incrementerebbe la competizione anche sulle rotte internazionali.

Hotel

Un continuo flusso di apertura di nuovi hotel rende il mercato saudita a rischio di eccesso d’offerta, soprattutto a Riyadh, dove il numero di camere potrebbe aumentare di un terzo quest’anno, se tutte le nuove proprietà dovessero aprire come previsto.

Con un portfolio di 27 “aparthotel” di lusso, la società saudita Boudl è una delle principali catene del Paese. Deve affrontare la competizione di IHG, Marriott e AccorHotels e ciascuna di queste catene internazionali ha qualcosa di differente da offrire. IHG possiede proprietà di lusso e di medio livello; la forza di Marriott risiede nelle sue proprietà esclusive; AccorHotels possiede un portfolio particolarmente misto, da proprietà di medio livello a hotel extra lusso.

Alcuni viaggiatori potrebbero considerare catene più piccole e locali, come Casablanca Hotels o Mena Hotels: queste proprietà sono spesso realizzate per soddisfare i bisogni dei clienti provenienti dalle regioni del Medio Oriente.

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