Van Gogh. Tra il grano e il cielo a Vicenza: emozioni su tela per gli ospiti BCD Travel, Amex e Qatar Airways

Serata alla scoperta di Van Gogh. Tra il grano e il cielo, la sorprendente mostra alla Basilica Palladiana di Vicenza: un evento esclusivo riservato agli ospiti BCD Travel, American Express e Qatar Airways.

Ieri sera abbiamo fatto un viaggio del tutto particolare. La meta è stata una vera scoperta, anche per chi conosceva già la “destinazione”: l’itinerario tra le emozioni si è reso visibile ad occhio nudo nelle pennellate materiche e inconfondibili di uno degli artisti più amati del post-impressionismo.

Grazie al percorso di Van Gogh. Tra il grano e il cielo, in mostra alla suggestiva Basilica Palladiana di Vicenza, gli ospiti BCD Travel, Qatar Airways e American Express hanno potuto lasciarsi trasportare dall’esperienza dell’artista, vividamente fermata su tela nelle sue opere.

Il percorso di visita della personale organizzata da Linea d’Ombra – tra le più ricche mai realizzate in Italia – tocca tutte le tappe della vita artistica di Van Gogh. Dal periodo olandese, caratterizzato dai toni marroni, fino all’arrivo a Parigi dove assiste all’ultima esposizione degli Impressionisti nel 1886, che segna l’approccio al colore e agli ambienti quasi metafisici, come sintetizzato ne Il Ristorante.

È nel sud della Francia e con l’arrivo ad Arles, però, che Van Gogh incontra la luce e l’esplosione dei colori.
I gialli bruciati e gli azzurri del Ponte di Langlois accompagneranno tutta la sua produzione, anche dopo il trasferimento ancora più a sud a Sainte Marie de la Mer. Una vera immersione nella natura, tra uliveti e distese di grano, lavanda e malva.
Qui, emergono anche sempre più evidenti i riferimenti all’amata arte giapponese, con i decisi tocchi di nero sui tronchi degli ulivi.

I colori dell’anima di Van Gogh fermano le emozioni nei tocchi di pennello, utilizzando il bagnato su bagnato per trasferire la vividezza e la corposità del paesaggio.

Nella casa gialla di Arles il sodalizio artistico con Gauguin prende forma, creando l’atelier del sud, teatro di grandi approfondimenti e accese discussioni tra i due pittori – che culmineranno nella famosa automutilazione dell’orecchio da parte di Van Gogh, causa scatenante di uno dei ricoveri dell’artista.

La corrispondenza con il fratello Theo guida il dipanarsi della mostra, fino all’arrivo all’Istituto di Saint Rémy. Un plastico della struttura permette ai visitatori della mostra di immergersi nell’atmosfera del periodo, che comprende anche una sorta di riflusso del periodo olandese, con il ritorno dei marroni nel leit-motiv del seminatore, e l’acuirsi del tormento dell’artista, che lavora alla serie dei Millet a colori e alle figure tragiche come Vecchio con la testa tra le mani, proiezioni del suo stato d’animo.

La “cura” del dottor Gachet, collezionista e amante d’arte, sprona Van Gogh a lavorare su un dipinto al giorno e lo porta ad immergersi come un “insetto goloso” nella natura, dipingendo en plein air e fermando le sue emozioni – ormai pienamente consapevoli – in pennellate veloci.
Fino al tragico colpo di rivoltella del luglio 1890 e all’ultimo saluto all’artista, che Émile Bernard descrive circondato dai quadri e dagli amati girasoli e dalie gialle.

Un viaggio ricco di pathos, che ci ha permesso di entrare in punta di piedi nell’esperienza di questa grande figura della fine del XIX secolo.

Emozioni che, dopo, il silenzioso percorso nelle bellezze della Basilica Palladiana aperta in esclusiva serale per BCD, abbiamo potuto condividere e commentare nel cocktail al Garibaldi, storico caffè affacciato sul lato opposto di Piazza dei Signori.
Una serata davvero unica nel suo genere, resa indimenticabile dalla compagnia degli ospiti che hanno scelto di viverla con noi.

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