Esportazioni, le compagnie aeree alimentano la crescita
Il quadro economico
L’Etiopia ha superato l’onere di estrema carestia per affermarsi come una delle principali economie agricole in Africa.
Il paese esporta tutto, dal caffè ai fiori, al vino; circa la metà del suo prodotto interno lordo proviene dall’agricoltura che impiega anche circa l’85% dei lavoratori etiopi.
In un recente rapporto, la Banca Mondiale dice che il modo in cui l’Etiopia “alimenta il settore orticoltura di alto valore e amplia i propri servizi aerei” è stato un esempio incoraggiante per i mercati emergenti in tutto il mondo.
Il successo delle esportazioni agricole ha portato ad una crescita del PIL del Paese del 9,7% nel 2012-13, rispetto al 8,8% di crescita nel 2011-12. Ma i cambiamenti economici mondiali hanno messo sotto pressione le esportazioni, e la Banca Mondiale raccomanda che l’Etiopia svaluti la sua moneta, il birr, per aumentare le entrate delle esportazioni e accelerare l’espansione.
Il governo etiope, controllato dal Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo, si è concentrato sulle infrastrutture nel tentativo di cambiare il paese da importatore netto ad esportatore netto e superare la sua dipendenza dagli aiuti stranieri. Mentre la trasformazione è stata reale, la tattica del governo è stata criticata come autoritaria; e il denaro straniero continua a svolgere un ruolo essenziale nella crescita del Paese. Per esempio gli investimenti dalla Cina stanno aiutando molti dei finanziamenti per progetti infrastrutturali in Etiopia, dalle ferrovie alle dighe idroelettriche.
Il settore dei servizi di trasporto dell’Etiopia – principalmente statale – si è mosso in tandem con le esportazioni agricole del paese.
I servizi di trasporto merci lo scorso anno sono scesi del 4%, ma il traffico passeggeri è aumentato del 13%.
Le esportazioni di fiori hanno aperto la strada a nuove rotte aeree dal Bole International Airport della capitale Addis Abeba.
A sua volta, l’apertura di nuove rotte da Ethiopian Airlines, come la Corea del Sud e Singapore, può aiutare a determinare dove andranno tali esportazioni di fiori.
Le opportunità
- La popolazione etiope di circa 96 milioni è la seconda più grande (dopo la Nigeria), e il suo lavoro a disposizione dell’Africa è un forte richiamo per i produttori internazionali.
- Il Grand Ethiopian Renaissance Dam, in costruzione sul Nilo Azzurro, prevede un incremento alimentare di cinque volte nel 2020 in Etiopia.
- Il governo sta spingendo per aumentare la produttività agricola nelle zone periferiche, in seguito alla diffusione di successo di agribusiness su terreni agricoli nei pressi di Addis Abeba.
- Il numero di etiopi che vivono in povertà è diminuito in modo significativo negli ultimi anni da l 29,6% nel 2011 a 38,9% del 2004.
Le sfide
- Mentre il valore delle esportazioni dell’Etiopia si è triplicato tra il 2005 e il 2012 a quasi 6 miliardi di dollari, il paese continua a fare affidamento sulle importazioni e ha registrato un deficit commerciale di oltre 3 miliardi di dollari nel 2013.
- L’ Etiopia scivola al 125 ° posto della classifica del 2014 “Doing Business” su 189 economie stilata dalla Banca Mondiale. E’ in ritardo rispetto ai suoi pari in termini di facilità ad avviare un’impresa, tutela degli investitori e capacità di scambi attraverso le frontiere. Il paese ha anche altre restrizioni commerciali in atto rispetto agli altri.
- Gli economisti stimano che la valuta dell’Etiopia, il birr, è significativamente sopravvalutata rispetto al dollaro USA.
- Il tasso di disoccupazione urbana del paese è del 17,5%.
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