Imparare a conoscere i business traveler di nuova generazione

Una nuova generazione di viaggiatori d’affari potrebbe dare una spinta ai cambiamenti dell’intero settore. Scopri le nuove tendenze e nuove richieste delle Generazione Z che influenzeranno il business travel di oggi e di domani.

GenZ: i nuovi viaggiatori

L’ascesa di un nuovo viaggiatore d’affari

Entro il 2029 le generazioni Millennial e Gen Z costituiranno il 72% della forza lavoro mondiale, rispetto al 52% del 2019.

Conosciuta come la Generazione Z, o iGen, questo nuovo flusso di viaggiatori avrà un forte impatto sull’industria del business travel. Sono persone nate tra il 1995 e il 2010 e oltre, un gruppo di nativi digitali cresciuto durante l’era di Internet che, proprio grazie a questa educazione ad alto contenuto tecnologico, sono influenzati anche nella pianificazione delle trasferte lavorative e nelle loro esperienze di viaggio.

Di seguito 6 peculiarità che i travel manager dovrebbero conoscere sull’approccio lavorativo dei viaggiatori Millenial e Gen Z

Maggior attenzione e coinvolgimento rispetto ai temi ambientali e di sostenibilità

Questa nuova generazione investe molta più importanza alle questioni ambientali e alla responsabilità sociale ed etica rispetto ai loro predecessori e, di conseguenza, continueranno a pretendere di più dai datori di lavoro in questo ambito. Infatti, le metriche ESG di un’azienda potranno rivelarsi una fonte di vantaggio competitivo nel reclutamento, aiutando le aziende a migliorare la soddisfazione dei dipendenti e ad attrarre potenziali talenti di nuova generazione. È facile intuire che queste generazioni saranno i nuovi viaggiatori d’affari, che metteranno in priorità la sostenibilità nelle loro scelte connesse ai viaggi di lavoro.

millennial e Gen Z ono sempre connessi

Che si parli di soldi, salute o dell’ambiente, gli esponenti di queste generazioni sono informati su cosa sta succedendo. Viaggiano meno, sono più selettivi ed è molto probabile che prendano decisioni basate sia sull’impatto ambientale che a quanto la trasferta di lavoro possa essere una personale esperienza arricchente. Le loro decisioni sulle trasferte lavorative sono influenzate dalle informazioni che traggono dai vari canali digitali e per questo motivo bisogna cercare di parlare con lo stesso linguaggio.

I video come strumento di comunicazione aziendale

La iGen spende il doppio del tempo a guardare video su dispositivi mobili rispetto alle vecchie generazioni, secondo uno studio di FleishmanHillard, società leader nel settore della public relation and marketing research. Il 70% spende più di due ore al giorno su YouTube, il che significa che videochiamate e videoconferenze sono strumenti che facilmente sono da includere nei corporate travel program. Inoltre, il mezzo video potrebbe essere utile per mandare messaggi inerenti alla travel policy aziendale o per informare e formare sui tool di prenotazione online.

Schermi a non finire

Gli esponenti delle nuove generazioni utilizzano almeno cinque schermi differenti al giorno: smartphone, tablet, laptop, smart watch e smart tv, cambiando device con estrema velocità e semplicità. Sono iperconnessi e si aspettano che anche le persone con cui si relazionano lo siano – inclusi i loro travel manager e agenti di viaggio.

Arriva al dunque in 8 secondi o meno

Nel 2000, l’intervallo temporale dell’attenzione media delle persone di giovane età era di 12 secondi; ora è di soli 8 secondi. Messaggi importanti e personali sono la chiave per attirare e mantenere la loro attenzione: evita le lunghe introduzioni e vai dritto al sodo. Devi inviare una notifica riguardo al ritardo di un volo? Prova con un messaggio di questo tipo: “Volo per MXP con 2h di ritardo.” Questo è quello che il viaggiatore della GEN Z vuole vedere sul proprio smartphone o smart watch.

Bleisure, smartworking e bilanciamento tra vita privata e lavorativa

Per una serie di fattori consequenziali i nuovi viaggiatori vogliono che la propria trasferta di lavoro si arricchente anche dal punto di vista personale. Con le nuove generazioni non si può approcciare alla trasferta di lavoro come un sacrificio personale ma bisogna offrirgli la possibilità di trasformare il viaggio di lavoro in un’esperienza. Come? Non prenotare il classico albergo business, meglio una struttura più innovativa con spazi di co-working. Evidenzia la sostenibilità delle scelte di trasporto e ricorda che le nuove generazioni sono più predisposte all’utilizzo di mezzi in condivisione e sono attenti alla sostenibilità ambientale. Prova ad offrire delle opportunità ricreative post meeting oppure, offri la possibilità di prolungare il soggiorno per trasformare la trasferta di lavoro in un weekend si svago (il plurinominato fenomeno del bleisure).

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